Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. (Rm 6,4)
Il Battesimo
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito, e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione: il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la Parola.
1214 Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare (baptizein” in greco) significa “tuffare”, “immergere”; l’ “immersione” nell’acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui, quale “nuova creatura”.
Nella nostra parrocchia
Desideriamo che la preparazione dei genitori, del padrino e della madrina e la celebrazione del battesimo siano un “evento” che coinvolge, per quanto possibile, tutta la comunità parrocchiale.
La celebrazione del sacramento del Battesimo avviene, di norma, circa ogni due mesi.
Prepararsi alla celebrazione del sacramento
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La richiesta di celebrare il Battesimo per il proprio bambino va fatta personalmente al parroco, che fissa un incontro preliminare con entrambi i genitori.
Il parroco affianca dei catechisti ad ogni famiglia che chiede il Battesimo. Essi (un’altra famiglia o un laico della parrocchia) accompagneranno la famiglia del battezzando nella preparazione alla celebrazione del sacramento. I catechisti faranno una visita alla famiglia del battezzando. Questa visita vuole essere solo un piccolo segno di accoglienza ed un’occasione per parlare del significato e dell’impegno richiesto dal sacramento.
Il giorno prima della celebrazione si tiene una breve catechesi sul sacramento, prendendo spunto dai segni del rito.
Per svolgere adeguatamente questo breve cammino di preparazione è quindi importante contattare il parroco almeno due mesi prima della celebrazione del Battesimo.
Cosa serve
- Il parroco, durante il primo incontro, consegna alla famiglia un Modulo che va restituito compilato al parroco o ai catechisti in occasione della loro visita.
- E’ necessario consegnare al parroco un certificato di stato di famiglia.
- Si ricorda a chi proviene da altre parrocchie che è necessario il nulla osta del proprio parroco.
Dopo la celebrazione
La Comunità del S.Curato d’Ars propone alle famiglie dei battezzati di partecipare a due-tre incontri comunitari nell’anno successivo al battesimo del bambino, insieme con altri genitori che hanno condiviso questa scelta. Lo scopo è confrontarsi insieme su temi molto semplici legati alla nostra fede ed alla educazione alla fede dei nostri figli, condividendo le proprie esperienze.
Gli incontri durano un paio d’ore ed è organizzato un servizio di baby sitting per i bambini e delle attività per fratelli e sorelle maggiori.
Alcune norme sul Battesimo
dal Codice di Diritto Canonico
851. I genitori di un bambino da battezzare, come pure coloro che stanno per assumersi l’incarico di padrino, siano bene istruiti sul significato di questo sacramento e circa gli obblighi ad esso inerenti; il parroco, personalmente o tramite altri, provveda che i genitori, mediante esortazioni pastorali ed anche con la preghiera comune, siano debitamente istruiti, radunando più famiglie e dove sia possibile visitandole.
855. I genitori, i padrini e il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano.
856. Anche se il battesimo può essere celebrato in qualsiasi giorno, si raccomanda tuttavia che ordinariamente venga celebrato di domenica o, se possibile, nella veglia pasquale.
857. §1. Fuori del caso di necessità, il luogo proprio del battesimo è la chiesa.
857. §2. Si abbia come regola che l’adulto sia battezzato nella propria chiesa parrocchiale, il bambino invece nella chiesa parrocchiale propria dei genitori, a meno che una giusta causa non suggerisca diversamente.
868. §1. Per battezzare lecitamente un bambino si esige: 1) che i genitori o almeno uno di essi o chi tiene legittimamente il loro posto, vi consentano; 2) che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni del diritto particolare, dandone ragione ai genitori.
872. Al battezzando venga dato un padrino, il cui compito è assistere il battezzando adulto nell’iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzando conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti.
874. Per essere ammesso all’incarico di padrino, è necessario che:
1) sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
2) abbia compiuto i sedici anni di età;
3) sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione, il sacramento dell’Eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume;
4) non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata (per es. non si trovi in situazione matrimoniale irregolare);
5) non sia il padre o la madre del battezzando.